Carla Accardi
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Carla Accardi (Trapani 1924-Roma 2014)

Una delle prime donne italiane a dedicarsi all'astrattismo, freuenta l'Accademia delle Belle Arti di Palermo, dove conosce nel 1944 Antonio Sanflippo, suo futuro marito. Si trasferisce nel 1946 a Roma dove fonda l'anno successivo il gruppo Forma 1 inisieme a Ugo Attardi, Pietro Consagra, Piero Dorazio, Mino Guerrini, Achille Perilli, Antonio Sanfilippo e Giulio Turcato. Per quest'ultimi l’arte deve essere priva di significati allegorici o psicologici, pertanto nelle loro opere tornano ad attribuire alla forma ed al segno il loro significato essenziale. Nel 1950 inaugura le prime personali alla Galleria Numero di Firenze e alla Libreria l’Age d’Or di Roma. Nelle opere del ’53 si nota un cambiamento nella ricerca fondata sulla poetica del segno, che insegue un’idea di ‘figura’, immaginata in colori per lo più raccolti sui toni delle terre, per svilupparsi poi, negli anni a seguire, in insiemi di segmenti articolati nella secca alternanza del bianco e del nero, ai quali s’aggiungerà il rosso. Gli anni Sessanta registrano notevoli cambiamenti stilistici. Riappare un colore dai toni molto più vivi e variati, mentre il segno cambia struttura. In questi anni nascono i primi lavori realizzati su sicofoil, un materiale plastico trasparente usato per la prima volta in campo artistico. Negli anni Ottanta ritorna alla tela, che spesso viene lasciata grezza, animata da segni colorati diventati ora molto grandi, all’interno dei quali il colore può essere anche uno solo. L’artista fece parte dei movimenti femministi italiani dando vita, insieme a Elvira Banotti e Carla Lonzi, al gruppo “Rivolta femminile”. In tarda età, la pittrice ricevette alcune nomine: fece, infatti, parte dell’Accademia di Brera nel 1996 ed entrò nella Commissione della Biennale di Venezia nel 1997.

 

 

 

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